Passo Priabona

Le linee difensive strategiche

Nei primi due anni di guerra il passo di Priabona non era stato interessato da particolari opere di difesa o di viabilità militare. La situazione cambiò radicalmente dopo il grave rischio di invasione corso durante la Strafexpedition nel 1916; fu a quel punto evidente l’importanza strategica della dorsale Agno – Leogra e nel 1917 il Comando della 1a Armata predispose un progetto di una linea difensiva di cresta, detta Ortogonale 1, che partendo da Campogrosso interessava i passi dello Xon, dello Zovo di Novale e di Priabona e proseguiva per Torreselle fino a Monteviale dove si innestava nel Campo Trincerato di Vicenza.

Tra la primavera del 1917 e l’autunno del 1918 il passo di Priabona e le colline adiacenti furono oggetto di importanti opere di fortificazione e di viabilità. Il passo di Priabona, come i passi del Mucchione e di Torreselle, era infatti sulle direttrici di attacco da est in caso di crollo del fronte del Pasubio o più tardi della linea del Piave.

Il sistema difensivo si basava su tre linee: La Linea del Piano ai piedi delle colline, una Linea Intermedia a mezza costa comprendente il Monte Piano, e la linea strategica Ortogonale 1 in cresta dal Monte Grande al Monte Pulgo.

In questo tratto della linea sono notevoli le postazioni per mitragliatrici e per 4 cannoni in caverna realizzate dal Genio della 1a Armata sul colle della Chiesa Vecchia e occupate nel 1918 dall’artiglieria inglese.

Furono costruite le strade camionabili di arroccamento dal Faedo fino al passo e dal passo verso Monte Pulgo-Torreselle con una deviazione in contrada Porra per collegare le difese del Monte Piano.

Le opere militari furono costruite dai soldati delle Centurie Lavoratori e da moltissimi operai civili -uomini, donne e ragazzi – che permisero il rapido completamento dei progetti.

Non mancavano gli incidenti; il più grave avvenne la sera del 24 ottobre del 1917 a causa dello scoppio della polveriera in contrada Porra quando persero la vita 13 persone.