Passo di Manfron
Il monte Cengio
Alla fine del 1916 le opere difensive nella valle di Manfron si limitavano ad una trincea continua alla base del monte Cengio fino a incontrare la valle del Leogra sopra il ponte delle Capre.
In questo punto aveva inizio una linea difensiva lungo il torrente Leogra verso Torrebelvicino e Magrè che prenderà il nome di “Destra Leogra”.
I lavori di fortificazione del Monte Cengio iniziarono nella primavera del 1917 quando il generale Luigi Cadorna, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ordinò di rivedere le difese lungo la dorsale Agno – Leogra. Ha così inizio un importante programma di difesa del Cengio consistente principalmente nel posizionamento di cannoni di medio e piccolo calibro sulla sommità.
Una carrettabile risaliva dal passo di Manfron sul per il ripido versante meridionale e raggiungeva la cresta di sud-est del Sindio grazie anche a due gallerie completate nel 1918 dalla 113a compagnia del Genio Zappatori.
Una linea difensiva, parte dell’Ortogonale 2, scendeva dal Civillina, attraversava il passo di Manfron e saliva fino alla cima del Cengio per poi raggiungere il fondovalle del Leogra sempre rivolta a nord-est era servita sul versante del Leogra da una comoda mulattiera.
Per rifornire d’acqua i fanti e gli artiglieri del caposaldo era stato costruito un acquedotto che portava l’acqua con una pompa di sollevamento fino ad una cisterna.