Strade Militari
La strada militare dei francesi
Le strade militari, più di ogni altra opera della Grande Guerra, hanno contribuito a cambiare il paesaggio e la vita delle genti nelle Prealpi Vicentine creando collegamenti agevoli tra le valli e in quota tra i paesi; indubbiamente esse rappresentarono un patrimonio prezioso per lo sviluppo dell’economia e del turismo di montagna nel dopoguerra. Le strade che tagliavano la linea strategica Ortogonale 1 in direzione Est- Ovest, come la camionabile Isola Vicentina – Torreselle – Valle di Castelgomberto o la Castelnovo -Ignago – Gambugliano avrebbero permesso un ordinato ripiegamento dell’Esercito verso la Lessinia e la linea difensiva Mincio – Po nell’eventualità di un cedimento del fronte orientale. Queste strade intersecavano la viabilità di arroccamento in cresta a ridosso della Linea. Dopo la ritirata di Caporetto nell’ottobre del 1917 le truppe alleate dell’Armata Francese presidiarono la parte meridionale dell’Ortogonale 1 e nel gennaio del 1918 presentarono un progetto con la richiesta di adeguamento della viabilità sulla dorsale tra Ignago e Sovizzo. Il tratto tra la Madonna delle Grazie e la periferia nord di Monteviale presenta ben conservate le opere caratteristiche della strada militare.
La strada militare
La viabilità era progettata dagli uffici del Genio Militare che si avvaleva per la costruzione della mano d’opera delle Compagnie Minatori e Zappatori, delle Centurie Lavoratori della Milizia Territoriale e di donne, ragazzi e uomini non chiamati alle armi.
Le strade militari erano divise in categorie:
Camionabili
Destinate al transito di autocarri, con fondo stradale adatto a sopportare carichi pesanti, larghezza superiore ai 3 metri e pendenze non superiori al 10%.
Carrozzabili
Adatte al transito di automezzi e carri, con fondo artificiale, larghezza dai 2,5 ai 3 metri e pendenze non superiori al 10%, raggio di curvatura minimo di 6 metri
Mulattiere
Destinate al transito delle salmerie, ma spesso predisposte anche per il traino di pezzi di piccolo calibro (carrettabili per artiglieria), con larghezza da m 0,80 a m 1,60 e pendenze del 12%.
Tutta la viabilità militare presentava delle caratteristiche tecniche che ne permettono il riconoscimento e che ancor oggi possiamo osservare percorrendo la strada Monte Piano – Monte Pulgo:
- Larghezza e pendenza costanti
- Lavorazione del sasso a secco per muri e pozzetti. Cunette laterali selciate
- Cordoli di contenimento della massicciata in pietra squadrata
- Paracarri in pietra lavorata al grezzo
- Presenza di rifugi in caverna lungo il tracciato con tracce dei fori da mina
- Tracciati coperti alla vista e al tiro del nemico
- Fornelli da mina e depositi di esplosivo in caverna per l’interruzione stradale